L’idea dei Centri Olimpia a Cologno Monzese nasce sul finire del 1976 dall’esigenza di dare una risposta concreta a problemi di ordine motorio-educativo, fisio-sanitario, e socio-gestionale.
Dal confronto delle personali esperienze educative, reso possibile da rapporti di amicizia, dalla comunanza degli interessi professionali, dalle occasioni di incontro e di studio, i docenti Esposito e Vitale maturano la convinzione che le attività motorie, al di là di ogni concezione riduttivistica, siano lo strumento più “educativamente totale” tra le discipline tradizionalmente presenti nella scuola dell’obbligo. In questo confortati dalla letteratura più aggiornata soprattutto sulle implicazioni educative del “GIOCO”.
L’esperienza maturata nelle scuole di Cologno Monzese determina la convinzione comune che occorra cercare una risposta e una ipotesi di soluzione a taluni problemi del disagio giovanile: in definitiva un’occasione territoriale di vita salutare e associata per i giovanissimi. Nello specifico l’esigenza di contrastare la preoccupante incidenza delle malformazioni scheletriche, le limitazioni funzionali di carattere muscolare e articolare, le disfunzioni da sedentarietà ivi compresi i rischi di un insufficiente controllo del quadro cardio-circolatorio; il bisogno quindi, di una prevenzione organica ed estesa di tipo sanitario.
Forti di queste convinzioni, si ritiene che non soltanto a iniziative private debba essere demandata la realizzazione di tali attività ma, date le implicazioni delineate e la portata socio-politico-educativa, alle Istituzioni cui la Legge assegna competenza a riguardo: il Comune e la Scuola.
Questo per consentire una gestione partecipata e pubblica della iniziativa stessa.
E’ in questa direzione che Franco Esposito cui dopo Vitale si sono aggiunti nel frattempo i colleghi Sacco, Silandri e Signorini, insieme all’Amministrazione comunale iniziano una serie di contatti con il Consorzio sanitario di Zona e con i Consigli Scolastici nei quartieri in cui si pensa di articolare un’attività decentrata.
Si propone ai competenti Consigli di Circolo e di Istituto la creazione di quattro “Enti di promozione sportiva” collegati alle scuole medie esistenti e diretti da appositi e autonomi consigli di gestione.
Presentata agli inizi del 1977 l’iniziativa riscuote un enorme consenso. L’Amministrazione comunale attribuisce il patrocinio alle attività che negli anni si allargano anche agli adulti.